Anche il settore dell’edilizia – storicamente tra i più tradizionali e meno “permeabili” al cambiamento – sta vivendo una profonda trasformazione. L’onda dell’innovazione tecnologica, che ha già modificato radicalmente altri comparti produttivi, sta investendo anche il mondo delle costruzioni.
Dopo il cantiere 4.0, si parla oggi di cantiere 5.0 (derivante dall’Industry 5.0) per indicare un nuovo paradigma in cui digitale, sostenibilità e centralità della componente umana si intrecciano, ridefinendo tempi, processi e obiettivi del costruire contemporaneo. L’obiettivo? Quello di rendere il cantiere non solo più efficiente dal punto di vista operativo, ma anche più intelligente, sicuro e sostenibile.
Un luogo in cui la tecnologia non sostituisce il lavoro umano. Al contrario: lo affianca, lo supporta e lo valorizza, ottimizzando tempi, risorse e qualità del risultato finale.
Una trasformazione culturale e tecnologica che, tuttavia, procede a due velocità: come rileva uno studio Nielsen per TeamSystem, molte imprese edili italiane sono consapevoli delle opportunità offerte dalla digitalizzazione della propria azienda, ma spesso si trovano a dover colmare un divario in termini di formazione e organizzazione per poterne sfruttare appieno i benefici.
Nonostante ciò, l’evoluzione è in atto e abbraccia tutte le fasi del processo costruttivo, comprese quelle più tecniche e apparentemente “immobili” come la posa dei massetti. In questo contesto, anche le macchine per massetto non sono più dei semplici macchinari o strumenti meccanici, ma dei sistemi “intelligenti”, capaci di dialogare con l’ambiente di cantiere, integrandosi perfettamente nell’ecosistema e contribuendo in modo concreto agli obiettivi di sostenibilità e innovazione.
Sensoristica “intelligente” al servizio del cantiere
Di strada ne è stata fatta: dalle prime fasi di miscelazione manuale e posa tradizionale del massetto, si è passati a macchine automatizzate in grado di velocizzare le operazioni, ridurre l’esposizione all’errore umano e garantire una maggiore continuità nei risultati. Ma il progresso non si è fermato qui: oggi le nuove generazioni di impianti per massetti sono dotate di sensoristica avanzata, pensate per dialogare con l’ambiente e reagire in tempo reale alle variabili di cantiere.
Dai sistemi di controllo del dosaggio alle sonde per la verifica delle temperature o della pressione, l’intero ecosistema di cantiere si fa più consapevole, reattivo e autonomo.
Overmat, azienda leader nella progettazione e produzione di impianti per massetti e sottofondi, è stata la prima realtà nel settore a sviluppare un sistema intelligente in grado di rilevare in tempo reale l’umidità della sabbia. Un salto di qualità non da poco: il sistema corregge e regola automaticamente la quantità di acqua da aggiungere ad ogni carico, in base all’umidità della sabbia, senza la necessità di un intervento da parte dell’operatore e senza dover cambiare ricetta.
Il risultato è un prodotto finale sempre omogeneo e costante, con un significativo risparmio di tempo e materiale.
Connettività e controllo intelligente: il cantiere sempre sotto controllo
Nel nuovo paradigma del cantiere 5.0, la gestione da remoto delle macchine per massetti rappresenta uno dei tasselli più concreti dell’evoluzione digitale in edilizia.
Non si tratta soltanto di un supporto operativo, ma di un cambio di paradigma: la possibilità di monitorare, analizzare e intervenire a distanza trasforma profondamente la logica stessa del lavoro in cantiere.
Grazie a piattaforme digitali e applicazioni dedicate, è possibile avere una visione completa dello stato delle macchine. I sistemi integrano funzionalità come la geolocalizzazione tramite GPS, il monitoraggio delle condizioni operative e la segnalazione in tempo reale di eventuali anomalie o necessità di manutenzione, anche in ottica predittiva.
Ma non è tutto. Questi strumenti consentono di programmare in anticipo i cicli produttivi, attraverso “ricette” personalizzabili che rimangono memorizzate nel sistema: proporzioni dei materiali, ordine di carico, tempi e velocità di miscelazione possono essere definiti con precisione, garantendo standard qualitativi elevati e ripetibili.
Inoltre, le ore di lavoro – sia della macchina che degli operatori – vengono registrate in automatico, rendendo possibile un’analisi puntuale dei tempi macchina, dei tassi di utilizzo e della produttività generale del cantiere.
La nuova generazione di impianti per massetti: elettrici, ibridi, sostenibili
Accanto all’efficienza e alla digitalizzazione, il tema della sostenibilità è diventato centrale, e l’evoluzione delle macchine per massetti segue la direzione della transizione ecologica.
L’azienda Overmat è stata pioniera anche su questo fronte, lanciando la prima macchina per massetti completamente elettrica sul mercato. Dotata di motorizzazione full electric con pacco batterie al litio, l’unità garantisce un’autonomia pensata per coprire un’intera giornata di lavoro senza interruzioni.
Il sistema è progettato per offrire ricarica diretta, permettendo di pompare massetto anche mentre la macchina è connessa alla rete elettrica. Il risultato? Una drastica riduzione dei consumi e un impatto ambientale prossimo allo zero, grazie all’assenza del motore diesel e alla conseguente eliminazione di emissioni acustiche e atmosferiche.
Accanto a questa, si stanno diffondendo soluzioni ibride, in grado di alternare alimentazione elettrica e diesel a seconda delle esigenze operative, riducendo i consumi e aumentando la flessibilità d’uso.