I 4 aspetti da valutare prima di effettuare un investimento

Prima di effettuare un investimento, sia che si sia alle primissime armi, sia che si abbiano lunghi anni di esperienza alle spalle, è molto importante valutare con attenzione alcuni aspetti che possono influenzare in modo positivo o negativo l’andamento dell’economia e, di conseguenza, dell’investimento stesso.

Investire è una vera professione e richiede competenze che si acquisiscono solo con lo studio e la pratica; è per questo che, anziché improvvisare sull’onda emotiva, dovreste affidarvi a degli esperti e seguire i loro consigli. Chi vuole comunque a fare di testa propria e mettersi alla prova, dovrà valutare con attenzione vari aspetti prima di effettuare un investimento, come il tasso di interesse o la solidità dell’azienda che emette le azioni o le obbligazioni di vostro interesse.

1. Valutare i tassi di interesse

Il primo aspetto da tenere d’occhio prima di acquistare azioni, obbligazioni, ETF o qualsiasi altro tipo di strumento finanziario riguarda i tassi di interesse.

I tassi di interesse variano in base allo scenario economico e al contesto storico, e possono aumentare o diminuire; prima di scegliere se acquistare obbligazioni o azioni, oppure di investire nel mattone chiedendo un mutuo alla banca, dovete prestare attenzione al loro movimento. Per fare un esempio, dei tassi di interesse molto alti incideranno negativamente sul mutuo che chiederete per l’acquisto dell’abitazione nella quale volete investire, mentre tassi bassi potranno risultare più vantaggiosi. Allo stesso modo, quando i tassi d’interesse aumentano, il costo delle obbligazioni diminuisce, rendendole dunque meno convenienti.

Per capire meglio che cosa sono i tassi d’interesse e approfondire l’argomento, leggete l’approfondimento pubblicato su https://blog.moneyfarm.com/it/investire/tassi-interesse-cosa-sono/.

2. Analizzare i fattori macroeconomici

L’andamento economico del Paese può influenzare positivamente o negativamente quello dei mercati finanziari e può fornire un’indicazione generale circa il miglior strumento finanziario nel quale investire in un dato momento storico.

Quando l’economia di un Paese è solida e attraversa una fase di forte crescita, gli investimenti tradizionali in azioni, obbligazioni, ETP e titoli di Stato permettono di ottenere vantaggi economici interessanti; al contrario, in periodi di crisi, gli investitori hanno la tendenza a puntare sull’oro, sul mattone o su altri “beni rifugio” che forniscano un riparo più o meno scuro per evitare brusche perdite di valore e cadute economiche.

3. Considerare le caratteristiche dell’azienda emittente

Sia che si decida di acquistare azioni, diventando socio finanziario di un’azienda, sia che si punti sulle obbligazioni, inquadrandosi come creditore della stessa, è fondamentale valutare la solidità dell’emittente. Tra i parametri da prendere in considerazione per capire se si tratta di un’azienda competitiva, in grado di garantirci buoni margini di profitto o la restituzione del capitale investito con i dovuti interessi, dovremo valutare il margine di profitto, l’eventuale indebitamento, la competitività e le possibilità di ulteriori sviluppi.

4. Decidere se puntare su un investimento a breve, medio o lungo termine

Quando si effettua un investimento, è importante avere chiaro fin da subito se si è interessati a un investimento a breve, medio o lungo termine; la scelta è dettata dalle esigenze individuali e dal rischio che si è disposti a correre. Chi punta sulle azioni, deve mettere in conto che, per ottenere i massimi vantaggi, dovrà essere in grado di attendere a lungo e di affrontare tutti i rischi del caso; questo tipo di investimento dà i suoi massimi frutti sul lungo periodo, il quale può anche superare i dieci anni.

Gli investitori che preferiscono andare incontro a rischi ridotti e a investimenti brevi, potranno optare per i conti deposito oppure per alcune tipologie di titoli di Stato, come i BOT o o CTZ. Tra gli investimenti a medio termine rientrano invece le obbligazioni.