Macchina da cucire – storia di un capolavoro della meccanica e guida all’acquisto

Il 2020, complice la diffusione in tutto il mondo del virus Sars-Covid 2, è stato un anno di riscoperta della dimensione domestica e dei passatempi casalinghi, da tempo abbandonati a causa dei ritmi frenetici della vita moderna. Molti di noi, ritrovandosi a trascorrere molto più tempo del normale nella propria abitazione hanno riscoperto hobby, attività creative e fai da te. Tra queste riscuote ancora molto successo il cucito, il quale necessità, però, non solo di buone capacità manuali, ma anche della giusta dotazione e di una buona macchina da cucire.

Scopriamo insieme le caratteristiche e l’evoluzione di un macchinario che è stato protagonista della Rivoluzione Industriale dell’ultimo secolo e qualche consiglio su come individuare la macchina da cucire più adatta alle proprie esigenze.

Storia ed evoluzione della macchina da cucire

La comparsa sul mercato della macchina da cucire ha completamente trasformato il mondo dell’industria tessile e dell’abbigliamento. Prima della Rivoluzione Industriale, l’unico modo per confezionare vestiti era quello di cucirli a mano, un processo lungo e laborioso. Tuttavia, a partire dal 1760, con l’invenzione delle prime macchine da cucire, è stato possibile inaugurare una vera e propria catena di produzione, molto più veloce ed economica, che ha inoltre permesso di creare nuovi posti di lavoro per le donne.

Nel corso della Rivoluzione Industriale, sono stati numerosi gli inventori che si sono cimentanti nella progettazione e nell’introduzione dei primi modelli di macchina da cucire, con l’obiettivo di ottimizzare i tempi di produzione nel contesto delle fabbriche tessili.

Fra i primi troviamo il tedesco Charles Fredrick Weisenthal, a cui si deve il merito di aver messo in pratica uno dei primi meccanismi per cucire a macchina. Successivamente, nel 1790, Thomas Saint presentò una macchina ancora più innovativa, il cui funzionamento era possibile grazie ad una manovella di piccole dimensioni. La vera e propria rivoluzione è arrivata nel 1830, quando il sarto francese Barthélemy Thimonnier introdusse una macchina da cucire automatica in grado di cucire in modo veloce ed efficace, che fu successivamente introdotta nella prima industria tessile per la fabbricazione di uniformi militari.

Nei decenni successivi, due furono gli inventori protagonisti di questa rivoluzione. Nel 1850, Isaac Merrit Singer brevettò la prima macchina da cucire dotata di pedali, vale a dire quella moderna, che da quel momento fu adoperata anche per uso domestico. Nel 1870, un altro inventore, William Newton Wilson, ispirato dal lavoro di Saint, costruì il primo vero prototipo funzionante di macchina da cucire.

Ma fu il modello di Singer a divenire definitivo, tanto che tutt’oggi, Singer è considerato l’inventore assoluto della macchina da cucire. Infatti, il successo di questo nuovo strumento fu senza pari e Singer si ritrovò ben presto a capo di un impero. Le cose però presero una brutta piega quando il sarto americano si ritrovò a fare i conti con le denunce di plagio da parte dei precedenti inventori. La soluzione della disputa venne trovata con il rilascio di una grande somma di denaro e la cessione, da parte di Singer, di una quota delle azioni della compagnia.

Come funziona una macchina da cucire e quali problematiche tecniche può presentare?

Il funzionamento della macchina da cucire prevede l’azione contemporanea di diverse componenti, frutto della meccanica di precisione. Si tratta infatti di un marchingegno mosso da moltissimi particolari meccanici e minuterie, come per esempio, i bordatori o ribattitori. Questi macchinari sono ancora oggi più che attuali, tanto che esistono diverse aziende meccaniche ed officine specializzate nella realizzazione dei componenti di precisione delle macchine da cucire, anche per uso industriale. Sul sito di AR Costruzioni Meccaniche, arcostruzionimeccaniche.it, che da oltre 40 anni si occupa di queste lavorazioni, abbiamo trovato alcuni esempi di particolari meccanici impiegati per la produzione delle macchine da cucire.

Vediamo, brevemente, come funziona una macchina da cucire: l’ago (attaccato alla macchina tramite una vite), buca il tessuto da lavorare portando con sé il filo che viene pian piano srotolato da una bobina, a formare un cappio. Sotto al tessuto c’è un meccanismo che inserisce il filo del secondo rocchetto nel cappio che è stato creato, dopodiché l’ago risale trascinando anche il secondo filo. In questo modo si vengono a creare una serie di nodi, lungo la cucitura fra il rocchetto superiore (quello grande) e quello inferiore (più piccolo).

Come tutti gli strumenti meccanici, è molto probabile che possa capitarvi di imbattervi in alcuni guasti o malfunzionamenti. Può capitare, per esempio, che il tessuto rimanga bloccato e il filo inizi ad aggrovigliarsi. In questo caso, vi basterà abbassare il pedalino, e magari rivolgervi ad un professionista che provveda a lubrificare i meccanismi. Se il problema persiste, potreste aver dimenticato di inserire la spoletta in basso. Se questa non è ancora la soluzione, è meglio che facciate riferimento ad un tecnico che sappia individuare il componente danneggiato.

Se durante la cucitura notate che il tessuto si arriccia, molto probabilmente avete impostato un livello di tensione troppo alto, che dovrà quindi essere diminuito. Non dimenticatevi di prestare attenzione anche al tipo di ago che state utilizzando: ne esistono diversi tipi, a seconda della tipologia di tessuto. In linea di massima, più è larga la trama, più l’ago dovrà essere grande. Se invece la vostra macchina da cucire imposta dei punti troppo molli, è molto probabile che abbiate il problema opposto, ovvero che la tensione impostata sia troppo bassa. Infatti, quando la rotella della tensione è nella posizione sbagliata, provoca la riduzione della tensione del filo.

Come scegliere una macchina da cucire professionale

Una macchina da cucire, affinché sia di alta qualità, deve possedere delle caratteristiche fondamentali:

  • Robustezza: per assicurarvi stabilità e durata nel tempo, la macchina da cucire deve essere resistente. Scartate quindi tutti i modelli economici e poco professionali
  • Punto lineare e a zig zag: con questi due punti base, che devono poter essere regolabili in lunghezza e in ampiezza, potrete davvero cucire tutto quello che desiderate. Che siano pantaloni da accorciare, le nuove tende di casa, o il costume di carnevale per i vostri figli, non avrete problemi se la vostra macchina da cucire vi permetterà queste due operazioni fondamentali
  • Avvolgifilo in dotazione: si tratta della componente che serve a riempire il rocchetto del filo sottostante. Farlo a mano non vi porterà ad ottenere risultati professionali, in quanto il filo non verrebbe distribuito in maniera uniforme e non si raggiungerebbe la tensione corretta per cucire senza intoppi.
  • Trasporto efficiente: è grazie a questo sistema che la stoffa può scorrere sotto al piedino. Grazie ad un buon trasporto, infatti, è possibile procedere con un lavoro omogeneo a prescindere dal tipo di tessuto che state trattando, da quelli più sottili a quelli più spessi.
  • Tensione modificabile: la macchina da cucire ideale deve darvi la possibilità di modificare la tensione di entrambi i fili. È un requisito fondamentale per ottenere un risultato professionale su diversi tipi di tessuto.
  • Punto elastico: questo è fondamentale se vi troverete a lavorare con i tessuti stretch ed elasticizzati.

Trovare una macchina da cucire con questi requisiti, che sia professionale e durevole è semplicissimo. Ad oggi è possibile acquistarle sia online che nei negozi fisici specializzati e i brand a disposizione sono moltissimi, con fasce di prezzo per tutte le tasche.