Cessione di armi tra privati: la normativa UE

fucile

La vendita delle armi usate è diventata ormai una pratica alquanto diffusa. La diffusione è garantita grazie ai numerosi mezzi di informazioni disponibili che permettono di rendere semplice e semplice la vendita fra privati. Le segnalazioni di compravendita sono frequenti tramite il web e proprio grazie a questo mezzo è possibile anche fare quotazioni e consegne.

In Italia però i privati non sono autorizzati ad effettuare spedizioni di tale tipologia di oggetti e quindi devono accordarsi direttamente e personalmente con il venditore e fissare un appuntamento durante il quale avverrà lo scambio.

La trattativa tra il venditore e il compratore deve essere basata su un rapporto di reciproca fiducia. Il venditore inoltre tramite telefono o tramite e-mail deve comunicare anche lo stato dell’arma.

Oggi è possibile denunciare il possesso dell’arma entro 72 ore dalla ricezione. Bisogna anche calcolare in modo accurato le tempistiche ed eventuali giorni festivi oppure delle faccende che potrebbero provocare un ritardo della comunicazione.

Lo scenario Europeo

La legge UE 2017/853 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17/05/2017 ha provveduto a modificare la direttiva 91/477/CEE relativa al controllo delle armi, alla loro acquisizione e detenzione. Tale norma permette di regolare la detenzione e stabilisce i termini di locazione, il comodato, ma anche la cessione di armi tra i privati, la vendita e la custodia.

In questo articolo approfondiamo la questione inerente alla cessione di armi tra privati .

Numerosi sono gli appassionati delle pistole e dei fucili e sono abituati ad acquistare tali articoli presso le armerie. Non tutti si sentono a proprio agio ad acquistare queste armi da altri privati perché non conoscono bene tutti le leggi ed temono di andare incontro a problemi. La cessione di armi tra privati può avvenire in modo semplice.  Vediamo insieme quali sono le informazioni necessarie da avere quando si devono cedere armi ad altri privati. Bisogna innanzitutto indicare:

  • Le generalità di entrambe le parti e quindi sia dell’acquirente che del venditore;
  • Le caratteristiche dell’arma e quindi il suo modello, il suo calibro, il numero della matricola e il numero del catalogo nazionale;
  • Le caratteristiche del titolo per l’acquisto e quindi il numero del libretto e del tipo di porto d’armi, la data di rilascio ed eventuali rinnovi;
  • La data dell’acquisto
  • La firma dell’acquirente e del venditore.

La dichiarazione deve essere redatta in duplice copia, una deve essere conservata dal proprietario dell’arma e un’altra dal venditore precedente.

La cessione delle armi tra privati , ad eccezioni di determinati adempimenti, deve essere denunciata entro 72 ore dall’atto avvenuto di compra-vendita. La denuncia non è necessaria se l’arma non viene consegnata entro le prime 72 ore.

Vediamo insieme come acquistare o come cedere armi in Italia.

Cessione delle armi in Italia

L’Italia è un paese considerato molto severo per quanto concerne la legislazione sulle armi. Anche se però le regole sono più severe rispetto a quelle degli Stati Uniti, anche in Italia è possibile acquistare armi in modo semplice e veloce.

Il dibattito sulle armi è molto difficile da affrontare in maniera approfondita. L’Italia è un paese dove il numero delle armi è molto basso. E’ bene specificare che il numero di armi presenti in un paese non deve essere considerato come un indicato per capire quanti cittadini dispongono di armi. Gli appassionati di armi, infatti, possono possedere anche più armi nella propria casa.

Come si ottiene un’arma in Italia?

In Italia è possibile acquistare armi in modo semplice; basta avere un nulla osta all’acquisto e effettuare una denuncia alle forze di polizia , alla Questura oppure al Commissariato di zona, dell’arma nella propria abitazione . Il nulla osta all’acquisto può essere richiesto anche online e per ottenerlo bisogna essere incensurati, avere anche un certificato che attesti la salute mentale e anche fisica ed infine ottenere da una sezione del Tiro a segno nazionale  l’abilitazione all’uso delle armi. Chi ha svolto negli ultimi 10 anni il servizio militare oppure attività nelle forze di polizia non deve ottenere questa abilitazione.

Il nulla osta permette l’acquisto di arsenale: è possibile scegliere tra tre armi comuni, 12 armi per uso sportivo e un numero illimitato di fucili da caccia. Chi vuole avere un numero maggiore di armi, necessita di una licenza di collezione che viene solitamente rilasciata dal Questore. Grazie a questa licenza si può ottenere una quantità illimitata di armi però non è possibile avere le munizioni. Inoltre non è possibile avere più di un esemplare per ogni tipologia di arma.

Il nulla osta però viene considerato scomodo perché permette di trasportare le armi unicamente dal luogo d’acquisto fino all’abitazione. Per tale motivo numerosi sono i compratori che preferiscono un porto d’armi e quindi ottenere un permesso non solo per comprare le armi ma anche per trasportarle fuori dalla propria casa. Per ottenere il porto d’armi bisogna fare richiesta.