Come creare un marchio? I passi dalla A alla Z

Una azienda o un prodotto non possono fare a meno del marchio, esattamente come una persona con la sua carta di identità! Insomma, è importante identificarsi ma anche farsi ricordare dal consumatore finale.

Ma come creare un marchio? I consigli degli esperti.

Che cos’è un marchio

Il marchio è ciò che identifica l’azienda o il prodotto, mettendolo in luce attraverso un gioco di luci e frasi tra la folla. Oggi come oggi i competitor sono agguerriti e tantissimi, per questo motivo il brand deve essere unico nel suo genere e catturare l’attenzione.

Un marchio non si crea in un minuto e ci deve essere uno studio approfondito da parte di professionisti del settore insieme agli imprenditori titolari dello stesso.

Consigli per creare un marchio

La prima cosa da fare è sicuramente controllare se il marchio è già registrato, proprio per non prendere possesso di qualcosa che appartiene ad un altro. Una volta che il dubbio è stato tolto, allora si può partire con la sua definizione passo dopo passo.

  • Ricerche sui competitor

Individuare il pubblico di riferimento è importante ma anche i competitor non sono da sottovalutare. È importante per vedere come si muove la categoria, quali siano le loro strategie e come si presentano al loro target di competenza. La ricerca si può svolgere su Google tramite prodotto/servizio, parlare con colleghi e conoscenti in merito a quello che fanno gli altri sul mercato sino ad una comparazione degli account social – oggi più che mai il vero e proprio metodo di comunicazione diretta.

Durante la ricerca analizzare i clienti raggiungibili e poi chi sono i competitor da temere, quindi osservare da vicino.

  • Il marchio ha personalità?

Bisogna essere consapevoli del fatto che società e prodotti non possano offrire tutto a tutti. La sua identificazione deve puntare ad un target specifico e soddisfarlo dalla A alla Z, continuando una evoluzione nel tempo.

L’imprenditore deve chiedersi quale sia la sua posizione sul mercato e rispondere sempre alle domande, persino quelle che non sono ancora state pensate dall’utente finale.

  • La descrizione del marchio

Personalizzare significa diventare unici nel mondo (o quasi). Si può usare un simbolo per identificare il prodotto e il servizio cercando di far capire tramite metafora dove si vuole andare. Da questo punto parte la creazione del nome e di quello che vuole significare.

I brand famosi hanno puntato da sempre in qualcosa di strategico, rivolgendosi a professionisti del settore. Si pensa al nome traducendolo in qualcosa di eterno per il mercato di riferimento: oggi non è facile spiccare, ma con la giusta intuizione si può arrivare lontano.

  • Quali font e colori scegliere

Font e colori devono essere estremamente facili per il consumatore finale. Cosa vuol dire? Le nuance si devono sposare tra loro ma identificare quel prodotto e servizio e i font non devono essere più di due differenti. La parola d’ordine è semplicità.

Tutto questo si deve concepire anche per il logo che dovrà essere unico. La prima cosa che guarda un utente finale è proprio questo “disegno” per poi soffermarsi agli altri dettagli e alla mission finale.